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Approfondimenti su strumenti, software e tecniche usate nel campo degli arrangiamenti e della produzione musicale.

Il MIDI

Il MIDI (acronimo di Musical Instrument Digital Interface) è il sistema che rende possibile l’interazione tra strumenti musicali elettronici (computer compreso). Recentemente viene utilizzato anche da apparecchiature dedicate all’automazione di luci negli spettacoli.. (continua..)

Il Vibrato

di Lorenzo Sebastiani   Ciao,   Il Vibrato è un effetto di cui si parla davvero tanto, è entrato nel linguaggio comune. Si tratta di un effetto simile al tremolo, ma invece di modificare l’intensità verrà modificata l’intonazione in maniera periodica. Tecnicamente si tratta di una “modulazione di frequenza”.     In natura questo effetto si ottiene facilmente dagli strumenti a corde, gli archi, gli ottoni e molto spesso anche dai cantanti, i quali producono il vibrato con un movimento oscillatorio dell’ugola o del diaframma. Rende più gradevole l’ascolto di note lunghe, spesso di alta intonazione, rendendole più morbide. Viene anche utilizzato negli organi hammond o in altri strumenti come la chitarra elettrica. Tecnicamente è costituito da un filtro LFO collegato a un variatore di intonazione (“Pitch Shift”). Anche in questo caso, come nel tremolo, è possibile modificare la forma d’onda (sinusoidale, quadra , ecc.. ) la frequenza di intervento e la quantità di variazione di intonazione. Un tipo particolare di vibrato è il “Leslie”, solitamente utilizzato per creare questo effetto negli organi Hammond. Si tratta di un sistema di altoparlanti rotanti, in grado di creare un piccolo effetto Doppler, sufficiente per dare vita a quella modulazione di frequenza necessaria per il vibrato. Il primo “leslie” fu inventato negli anni Cinquanta e serviva a dare spazialità e mobilità al suono di questo organo (di base ricco di onde stazionarie e con un suono molto statico e poco dinamico). Ne esistono di diversi modelli, ognuno dei quali con caratteristiche e suono diverso.     E a proposito di vibrato, lo sapevi che ho recentemente scritto un libro dove tratto questi...

Il Delay (Parte prima)

Una o più ripetizioni del segnale originale si sommano ad esso creando un effetto molto interessante e musicalmente molto utilizzato: il “delay”.
Ne esistono di diversi tipi, ognuno dei quali genera effetti differenti. (…Leggi l’articolo…)

Il Chorus

L’effetto “chorus” , come si può facilmente intuire dalla parola stessa tende a simulare l’effetto di un coro, arricchendo il suono originale attraverso la somma di tante copie di esso leggermente ritardate tra di loro e con variazioni di intonazione rispetto al suono principale. (..leggi l’articolo..)

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