di Lorenzo Sebastiani
Ciao,
Garage Band è un software di creazione di musicale per chi vuole iniziare a registrare e arrangiare i propri brani al computer.
E’ considerato il programma “Entry Level” di Apple, la versione semplificata di Logic Pro.
In questo articolo vedremo come è possibile modificare una registrazione fatta con una tastiera midi.
Come prima cosa selezioneremo il suono, dal pannello “Library” a sinistra nella pagina di Arrange.
Questo pannello è suddiviso in gruppi di strumenti (pianoforti, bassi, chitarre, batterie ed altri ancora..).
A seconda del suono che desideriamo suonare selezioneremo il nostro strumento.
A questo punto andremo a registrare la parte semplicemente selezionando la traccia e il tasto “rec” dal pannello transport in alto.
Per modificare la parte è necessario utilizzare il pannello di editing midi (piano roll) attivabile semplicemente cliccando la regione registrata.
E’ possibile anche visualizzare la partitura dell’esecuzione attraverso la funzione “partitura” ma approfondiremo questo tema in un prossimo articolo.
Nella schermata di piano roll le note sono visibili sotto forma di linee più o meno lunghe a seconda della durata.
Possiamo a questo punto modificare una nota semplicemente “trascinandola” da un punto all’altro dello schermo, cancellandola, duplicandola attraverso le funzioni di editing presenti nel menù.
Possiamo allungarne la durata o anche agire sulla dinamica del tocco.
Ogni nota suonata con una tastiera midi viene registrata con diverse informazioni, non solo il tipo di nota e la sua durata ma anche la pressione con la quale è stata eseguita.
Questa dinamica del tocco (velocity) viene espressa in valori midi, quindi da 1 a 127.
Selezionando una o più note è possibile modificarne il valore dal pannello di controllo a sinistra (figura qua sotto).
Per farle suonare più “forte” andremo semplicemente ad aumentarne la “velocity”, fino a un massimo di 127.
E’ possibile anche quantizzare.
Come ho già approfondito all’interno del Corso di Produzione Musicale la quantizzazione permette di spostare le note ad una griglia di riferimento (ad esempio 1/16,1/8,1/32).
Questa griglia rappresenta il valore di tempo minimo tra una nota e quella successiva.
La quantizzazione quindi viene utilizzata per avere un esecuzione molto più precisa, anche se è importante non esagerare con il suo utilizzo perchè può rendere l’esecuzione innaturale.
E’ impossibile infatti suonare perfettamente in “griglia”, sarebbe non umano.
E’ per questo che l’uso della quantizzazione dipende anche dal genere e dal risultato finale che vogliamo ottenere.
In ogni caso, una volta selezionata la griglia andremo a quantizzare le note selezionate attraverso la funzione “Q” .
La quantizzazione e la velocity però non sono gli unici fattori modificabili in Garage Band.
All’interno del pannello di “midi draw” infatti (attivabile dal tasto funzione in alto a sinistra del piano roll) è possibile modificare altri controlli midi.
Come ad esempio il volume, la modulazione , il pitch bend, e il pedale di sustain.
Tutto questo è modificabile in maniera grafica, quindi a livello “temporale”.
E’ possibile infatti modificare questi fattori anche solo in un determinato punto, come ad esempio alzare il volume dello strumento selezionato solo in determinate battute del brano, o spostare un pedale di sustain in un punto o in un altro.
E a proposito di GarageBand, lo sapevi che ho creato un Corso di GarageBand dove approfondisco questo e altri argomenti? E’ un corso completo di 30 video tutorial, scaricabili dal sito www.produzionemusicale.com
Tutto quello che devi sapere per utilizzare al meglio GarageBand