Lug 8, 2020 | Software musicali |
CUBASE: COME UTILIZZARE L’AUTOMAZIONE di Lorenzo Sebastiani Ciao, Come tutti i software di creazione musicale anche Cubase permette di gestire l’automazione dei volumi di ogni singola traccia. In questo programma è possibile gestire in maniera molto intuitiva anche altri parametri come a esempio i “mute”, i “pan”, e ogni parametro di un effetto o di un virtual instrument. Tutto questo avviene in maniera molto semplice attraverso l’utilizzo di due tasti funzione visibili al fianco di ogni traccia : WRITE e READ. Come si può facilmente intuire il primo “scrive” l’automazione, e l’altro la “legge”. Attivando il comando “write” è possibile registrare ogni movimento che si crea sulla traccia alla quale è abbinato. E’ possibile quindi abbassare o aumentare il volume di uno strumento solo in un determinato punto. Ad esempio qualora volessimo abbassare una traccia di canto solo in un determinato punto lo possiamo fare semplicemente attivando la funzione write e muovendo il fader solo in prossimità di quella frase. La funzione “read” invece permette di attivare o disattivare l’automazione precedentemente scritta. E’ possibile anche editare in un secondo momento ogni movimento eseguito sull’automazione attivando la visualizzazione “mostra automazione” all’interno del menu “folding traccia”. Questo comando è molto utile perchè pemette di eseguire degli “editing” di volume, e non solo, in maniera più precisa in quanto grafica. L’automazione viene visualizzata come una linea sotto la forma d’onda della traccia. Questa linea rappresenta il livello di volume (o di qualsiasi altro parametro modificato), A questo punto è possibile modificarla in qualsiasi modo, aumentando o abbassando un punto preciso, spostandolo o creando ancora un’ altra variazione di volume. E’ possibile...
Lug 2, 2020 | Software musicali |
di Lorenzo Sebastiani Ciao, In Cubase è possibile gestire la velocità del brano (BPM) utilizzando l’apposita traccia Tempo. Nelle varie versioni che si sono susseguite di Cubase, la funzione si è leggermente modificata, ma il concetto su cui si fonda è rimasto pressochè inalterato. L’idea è quella di avere una traccia parallela a qualsiasi altra traccia del progetto in cui poter indicare qualsiasi cambio di velocità del tempo esprimendola in BPM. La traccia ci permette di poter effettuare tutti gli interventi necessari al “tempo” della canzone, effettuando dei salti discreti (salti netti e istantanei da un valore all’altro) oppure continui (creare cioè delle variazioni graduali da un bpm all’altro). Parlando del riferimento Metronomico e del tempo del progetto è scontato parlare anche del riferimento metrico. Intendiamo l’indicazione della suddivisione musicale del brano (ad esempio 4/4 6/8 12/8 …. ) Tutti i cambiamenti di metrica possono essere impostati facilmente nella traccia tempo. Per poter rendere operativa la traccia tempo è necessario che il progetto sia impostato su TEMPO TRACK invece che su TEMPO FIXED, infatti impostando TEMPO TRACK segnaliamo a Cubase di riferirsi alle impostazioni decise nell’apposita traccia tempo, mentre con TEMPO FIXED decidiamo di avere un solo valore fisso di BPM e una metrica fissa per l’intero brano. Questa impostazione può essere decisa dalla barra di Trasporto. E a proposito di Cubase, lo sapevi che ho creato un Corso di Cubase dove approfondisco questo e altri argomenti? E’ un video corso completo di 45 video tutorial, scaricabili dal sito www.produzionemusicale.com Scarica un’anteprima...
Giu 22, 2020 | Software musicali |
CUBASE: COME GESTIRE IL METRONOMO di Lorenzo Sebastiani Ciao, Cubase come tutte le daw presenti sul mercato è in grado di gestire internamente un metronomo da poter utilizzare durante le comuni attività di lavoro (composizione, registrazione, editing …. ) La prima cosa da sapere è che Cubase gestisce contemporaneamente un click AUDIO e un click MIDI, entrambi possono essere abilitati/disabilitati a piacimento dall’utente. Il click audio è molto comodo poiché non dobbiamo preoccuparci di latenza della scheda audio o di altre impostazioni, e pronto all’uso troviamo un metronomo perfettamente allineato con le nostre impostazioni di tempo e metrica. Qualora avessimo invece la necessità di veicolare il click attraverso altre uscite o addirittura verso altri dispositivi e/o virtual instrument allora possiamo attivare anche il click Midi. Quest’ultimo purtroppo risente però delle impostazioni della nostra scheda audio e del suo buffer ed è quindi soggetto alla latenza di quest’ultima. Da qui si evince che purtroppo i due click vengono gestiti diversamente e potrebbero non risultare allineati. Nella barra di trasporto di Cubase è presente “l’interruttore generale” per l’attivazione disattivazione del metronomo e del precount. Premendo il tasto C del mouse nell’attivazione del click è possibile raggiungere la finestra di impostazioni del click, che si presenta in questo modo. Come mostrato in figura vediamo che è possibile scegliere se abilitare il click in registrazione e/o in riproduzione, è possibile personalizzare il PreCount ad un numero di battute a piacimento e soprattutto personalizzare la metrica di questo. Ricordiamo che il Pre Count è riferito all’attività di registrazione, ovvero dal momento che avviamo Cubase in modalità Rec prima di partire con l’effettiva...
Giu 20, 2020 | Software musicali |
BOUNCE IN PLACE di Logic Pro: come fare quando il computer non ce la fa più di Lorenzo Sebastiani Ciao, Quante volte arriviamo a “riempire” la RAM del nostro computer in conseguenza di sessioni molto pesanti? Carichiamo molti Virtual Instruments e Plugins all’interno del nostro Arranger e ci spazientiamo quando il computer inizia ad essere lento o addirittura interrompere il play con messaggi odiosi. Quando carichiamo un Virtual Instrument esso occuperà una porzione di RAM e risorse di calcolo del processore variabili in funzione della struttura del software che lo costituisce. Alcuni di essi sono leggeri e non hanno librerie di campioni, altri invece, come ad esempio un simulatore di pianoforte gran coda, devono caricare molti campioni di alta qualità, contribuendo a saturare la memoria del computer, di fatto mai sufficiente. Un’ottima soluzione è quella di utilizzare la funzione “Bounce in Place” di Logic Pro. Come funziona? Semplicemente Logic effettuando un bounce, converte la traccia Instrument con la sua relativa parte midi scritta, in traccia Audio, sicuramente più snella a livello di risorse di calcolo da parte del processore e di memoria RAM, nel caso di Virtual Instruments con librerie importanti. Ovviamente la traccia audio non sarà più editabile come lo era quella midi. In altre parole è come se Logic scattasse una fotografia della traccia in quel momento: se la volessimo modificare dovremo “riportare alla luce” quella originale! Ecco perché il primo aspetto da prendere in considerazione è “quanto la traccia che stiamo per convertire sarà suscettibile di cambiamenti”: se ad esempio la parte ritmica è già consolidata converrà applicare su di essa il Bounce in...
Giu 15, 2020 | Mixing e fonica, Software musicali |
SATURAZIONE ANALOGICA CON DECAPITATOR di Lorenzo Sebastiani Ciao, Sound Toys ha formulato questo incredibile plugin di saturazione che può rivelarsi un ingrediente molto utile per dare un carattere più forte ai suoni del nostro mix. Si chiama Decapitator e il nome la dice lunga. Esso può essere utilizzato pressoché ovunque, voci, batteria, chitarre, basso e la sua ispirazione è la spinta analogica che i sound engineers di un tempo provocavano sui loro preamp, talvolta fino ad arrivare alla saturazione e anche oltre. Essenzialmente il plugin si basa su 5 stili differenti di saturazione. Il preset A è un modelling del registratore a nastro Ampex 350 usato negli anni ’50 nelle produzioni di Elvis e Johnny Cash. Molto interessante il risultato su registrazioni fatte con microfoni a nastro! Switchando sul bottone E attiveremo la sezione di preamp del Chandler EMI TG Channel (Abbey Road Studios) con un carattere deciso. N è la modellazione del Neve 1057 con i transistor Germanium (vintage Fuzz Face) che suona benissimo sulle chitarre. T invece è la modellazione del Thermionic Culture Vulture che è stato uno dei primi strumenti dedicati alla distorsione non solo per chitarre. Con la sua distorsione Triode Tube aggiunge calore, profondità e punch a qualsiasi sorgente viene applicato. Infine P è sempre il Thermionic Culture Vulture ma con il preset Pentode Tube pensato per le chitarre che aggiunge armoniche pari piuttosto che dispari come il suo fratello a Triodi. Adesso che vi abbiamo descritto le varie modellazioni, utilizzate il Drive per spingere a vostro piacimento il suono! Attivando l’autogain potrete ascoltare il risultato con la compensazione del volume, così da...
Giu 2, 2018 | Software musicali |
di Lorenzo Sebastiani Ciao, Oggi vediamo come mettere a tempo una traccia midi registrata con Cubase. Il termine tecnico utilizzato in questo caso è “Quantizzazione”. Quantizzare vuol dire appunto spostare uno o più eventi midi, come ad esempio le note, portandoli su una posizione di riferimento vicina che è la griglia temporale. Ipotizziamo di aver registrato con la nostra midi keyboard una parte di piano, come quella in figura. Come potete vedere la parte non è perfettamente allineata alla griglia, lo si può notare sia negli attacchi che nelle code delle note. Procediamo quindi con la quantizzazione. Nel pannello a sinistra della finestra clicchiamo su “Quantizza”. Il bottone si espanderà (immagine di seguito) Selezioniamo le note che vogliamo processare con lo strumento freccetta (default). Qualora volessimo aggiustare tutte le notte della traccia sarà sufficiente premere la combinazione CMD+A sulla tastiera. Il primo parametro da impostare prima di avviare la quantizzazione è quello della griglia. In generale è buona cosa impostarla secondo la figura ritmica più veloce presente nella parte da quantizzare. Nel caso qui in esempio possiamo notare che la nota più corta è lunga un quarto ma, essendo che parte sul levare del terzo movimento, la divisione di griglia ideale è 1/8. In effetti, impostando il valore di griglia a 1/8, verranno visualizzate le linee verticali sullo sfondo corrispondenti a tale risoluzione. Per quantizzare perfettamente le note sarà sufficiente cliccare sul bottone “Applica Quantizzazione” (figura successiva). Noteremo che tutte le note sono state spostate per far sì che l’attacco sia esattamente sincronizzato con la griglia. Qualora volessimo fare un passo indietro, potremmo “resettare” la quantizzazione facendo...