GARAGE BAND: COME REGISTRARE UNA VOCE

di Lorenzo Sebastiani   Ciao, Vediamo oggi come registrare una traccia vocale all’interno di Garage Band, il programma di creazione musicale di Apple. Come prima cosa andremo a collegare il nostro microfono (meglio se a condensatore) a un preamplificatore esterno e successivamente alla scheda audio del nostro computer (o ancora meglio ad una scheda audio esterna). Esistono schede audio come la RME Fireface 400 o la più economica m-audio mtrack mk2 che al loro interno hanno già un preamplificatore di segnale rendendo di fatto il nostro set-up già pronto per registrare qualsiasi strumento. In questi link puoi dare un’occhiata a tante schede audio usb o firewire a buon prezzo. Si tratta di schede di ultima generazione, economiche, performanti e con una buona qualità. Certo non paragonabili a schede professionali, come quelle utilizzate in studio di registrazione, ma pur sempre ottime per fare provini e per lavorare a casa in semplicità e autonomia. Queste due schede possono essere collegate al vostro computer attraverso la connessione usb o firewire. Sarebbe meglio utilizzare quest’ultima connessione per via di una migliore velocità di trasmissione dei dati. Una volta collegata la scheda al computer (usb o firewire) andremo ad attivarla all’interno del software Garage band in modo che la riconosca al momento della registrazione. Vediamo come fare: Come prima cosa andremo nel menù “Preferenze“ all’interno del menù “Garage band” e selezioneremo la funzione “audio/midi”. Alla voce “Dispositivo di uscita“ e “Dispositivo di entrata” selezionare la scheda audio collegata (come in figura) A questo punto andremo a collegare il nostro microfono alla scheda e qualora ce ne sia bisogno andremo anche ad attivare la Phantom Power...

Come utilizzare la compressione in Sidechain

di Lorenzo Sebastiani   Ciao,   In questo articolo parleremo della tecnica di compressione in sidechain, tecnica molto utile in fase di mixing ma anche utilizzata artisticamente, ad esempio nella musica elettronica. Per cominciare, come funziona? Un compressore, configurato nel modo tradizionale, agisce sulla dinamica di un segnale audio in ingresso basandosi sull’analisi del livello di volume del segnale stesso. Un compressore configurato con l’utilizzo del sidechain provvede invece a comprimere il segnale basandosi sull’analisi di un altro segnale, che riceve attraverso un canale dedicato. In altre parole il compressore “ascolta” quello che entra nel canale audio del sidechain e, sulla base di quest’ultimo, va ad agire sul segnale sul quale è stata attivata la compressione.   Facciamo un esempio pratico e di uso frequente: comprimiamo una traccia di basso utilizzando come segnale di sidechain la traccia di grancassa. Come si comporterà il compressore? Finché la grancassa non verrà suonata il basso NON verrà compresso; Nel momento in cui si verificherà un colpo di grancassa, il basso verrà compresso nella misura in cui lo stabiliscono i parametri di attack, ratio e threshold (soglia) applicati al segnale della grancassa Una volta passato il colpo di grancassa il basso ritorna al suo stato originale, nel tempo stabilito dal parametro “release”. Anche se il basso non suona in un certo istante e si verifica un colpo di grancassa, verrà comunque applicata la compressione sulla traccia di basso. L’immagine seguente mostra i segnali audio che abbiamo appena descritto: il segnale giallo è quello della grancassa, il viola è quello del basso (non compresso) e quello verde è il segnale che risulta dalla compressione...

PRO TOOLS: COME APRIRE IL SUONO DI UNA TRACCIA MONO – Parte 2

STEREO-WIDENING: COME ALLARGARE UNA TRACCIA MONO con PRO TOOLS (PT.2) di Lorenzo Sebastiani   Ciao, Bentornati al secondo appuntamento dedicato allo stereo widening. Questa volta al fine di dare stereofonìa ad una traccia mono utilizzeremo un’altra tecnica che è particolarmente adatta a hammond e chitarre elettriche. L’idea si basa sulla tecnica del Mid-Side ovvero il centro più i lati. Il nostro centro è ovviamente la traccia mono mentre il suono “laterale” dovremo crearlo partendo da zero. E questa volta ve lo mostrerò in ProTools, anche se può essere applicato in qualunque DAW. Prendiamo una registrazione mono di chitarra e carichiamola in una traccia audio di ProTools. Creiamo due tracce mono ausiliarie (aux) assegnandole una completamente a sinistra del panorama stereo (pan) e l’altra invece completamente a destra. Nominiamole una “side -” e l’altra “side +”, le linkiamo in un gruppo di Mix “Side” e diamo ad esse un volume di circa -4dB. Fatto questo, assegnamo l’input “bus 1” alla prima e “bus 2” alla seconda; attiviamo poi un send bus stereo sulla traccia di chitarra “bus 1-2”, portiamolo a 0dB e impostiamo il send come “pre-fader”. La situazione sarebbe molto simile a quella in figura. Carichiamo a questo punto il plugin “Trim” nel primo insert del canale “Side –” e attiviamo l’inversione di fase. Ora abbiamo creato il canale “Side” ma c’è un problema: mettendo in mono l’ascolto del mix questo canale si annulla completamente e inoltre non è ancora un effetto gradevole all’ascolto. Dobbiamo renderlo interessante: nel secondo insert dei canali side carichiamo un plugin di “Cabinet Simulator”, ossìa un software che ci permette di riprodurre, grazie a...

PRO TOOLS: COME IMPORTARE UNA TRACCIA DA UN’ALTRA SESSIONE

COME IMPORTARE UNA TRACCIA DA UN’ALTRA SESSIONE IN PRO TOOLS Una delle funzioni più utili che ci può fornire una Digital Audio Workstation è quella di importare, nella sessione dove stiamo lavorando, una o più tracce provenienti da un altro lavoro. Con un semplice click infatti possiamo non solo importare l’audio da un’altra sessione ma anche, cosa sicuramente molto conveniente, “copiare” le impostazioni di una o più tracce, applicandole direttamente su quelle che ci interessano. Uno dei casi più comuni è quello di applicare tutte le impostazioni di mix che abbiamo utilizzato in un brano ad uno facente parte dello stesso progetto. In tal modo si mantiene lo stesso suono di partenza senza dover ogni volta ricominciare tutto d’accapo. Abbiamo già visto come fare questo in Logic Pro ma vediamo ora come farlo in Pro Tools. La funzione si chiama “Import Session Data” e la troviamo sotto il menù File, oppure vi possiamo accedere rapidamente con lo shortcut ALT+SHIFT+I. La prima cosa che ci chiede Pro Tools è quella di individuare nel Finder (o in Esplora Risorse) la sessione dalla quale importare i dati. Una volta individuata ci apparirà una finestra nella quale sono elencate in alto a sinistra le proprietà della sessione (nome, numero di bit, frequenza di campionamento, ecc…). La sezione che ci interessa è quella dell’elenco: a sinistra abbiamo “Source” ossia tutte le tracce presenti nella sessione dalla quale vogliamo prelevare i dati; a destra invece abbiamo “Destination” che contiene invece le tracce della sessione nella quale verranno copiate le impostazioni. In alto a destra di questo elenco troviamo il pulsante “Match Tracks”: facendo click su...

COME UTILIZZARE I MARKER CON PRO TOOLS

COME UTILIZZARE I MARKER CON PRO TOOLS di Lorenzo Sebastiani   Ciao, Perdersi fra mille options, faders e pulsanti nella schermata di Pro Tools è molto facile. Soprattutto per una persona che non ci lavora tutti i giorni, orientarsi nelle finestre di Edit è sempre una scommessa. Uno dei primi strumenti che corrono in aiuto ai professionisti e non solo è il marker. La traduzione è intuitiva: “marcatore”: con questo semplice strumento possiamo appuntare le informazioni che riteniamo più importanti e d’aiuto all’interno della finestra Edit di Pro Tools. Proprio al di sopra di questa finestra (dove sono presenti tutte le tracce) troviamo varie barre: l’indicatore di tempo, l’indicatore di meter, le battute e infine, appunto, i markers. Il classico utilizzo di questa funzione è appuntare le varie parti di un brano (ritornello, strofa, intro, ecc..) in modo tale da orientarsi con facilità e avere anche una panoramica visiva della struttura del brano su cui stiamo lavorando. Come fare è semplicissimo. Posizioniamo il cursore all’interno della finestra di Edit dove vogliamo inserire un marker e premiamo INVIO (del tastierino numerico) oppure facciamo click sul piccolo “+” presente accanto alla scritta “Markers” della barra superiore. Comparirà a questo punto una piccola finestra dove sceglieremo le caratteristiche che questo marker dovrà avere a cominciare dal nome. E’ consigliabile scegliere dei nomi non troppo lunghi, per il semplice fatto che più zoomeremo indietro nella finestra di Edit, più i nomi dei markers verranno ridotti a sigle (quindi meno comprensibili). Una volta scritto il nome del marker, potremo assegnare ad esso alcune caratteristiche. Nella sezione Time Properties potremo decidere se dare al marker un...

Logic Pro: come “aprire” il suono di una traccia mono – parte1

di Lorenzo Sebastiani   Ciao,   Quante volte, ascoltando una hit di successo, ci siamo chiesti “Ma come è possibile avere un suono così ampio e profondo?”. Ebbene non esiste una risposta facile ed immediata perché dipende da molti fattori ma in questo e nei prossimi articoli scopriremo alcune delle tecniche utilizzate dai grandi mixing engineers per “allargare” l’immagine stereofonica di una traccia. Uno dei modi “classici” per far questo è l’uso dei ritardi (delay). Vediamo come farlo in Logic, prendendo come traccia di esempio una take vocale. Una volta caricata la traccia nel progetto, assegnamo a quest’ultima una mandata ausiliaria (ad es. bus 3) e diamo un valore in uscita di -6dB. Verrà quindi mostrata nella mixer section una traccia aux accanto a quella audio: andiamo a caricare sul primo canale di Insert il plugin Delay Designer in modalità mono-to-stereo, presente sotto la categoria Delay. Apparirà a questo punto la finestra del plugin, come in figura. Per prima cosa disattiviamo il SYNC che vincola la linea di ritardo alla griglia della song. Noterete all’interno della sezione a sfondo blu una stanghetta con la lettera “A” alla base: essa rappresenta la prima linea di delay che il plugin automaticamente ha caricato. Andiamo a modificare, nel riquadro “Tap” il ritardo in millisecondi (ms) della linea A facendo doppio clic su di esso (impostato di default a 1000ms) e inseriamo il valore 11. La stanghetta si muoverà automaticamente verso sinistra molto vicino allo zero. Portiamo il valore di Pan a -100%: questo sposta la linea A totalmente a sinistra del panorama stereofonico. Creiamo adesso una seconda linea di ritardo simile a quella...